Sara Musarra diciassettenne, vincitrice del progetto Change The World Model United Nations 2013

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Personale scolastico

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sara_musarraÈ una giovane misterbianchese la vincitrice del progetto Change The World Model United Nations 2013. Sara Musarra, diciassettenne, di Misterbianco, frequentante la classe 4^ G del Liceo Classico Statale “N. Spedalieri” di Catania, è stata premiata per la migliore “risoluzione” presentata all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Al progetto CWMUN, l’unico al mondo che si svolge in due paesi diversi, Italia e Usa, hanno partecipato, quest’anno, oltre 2000 studenti delle scuole medie inferiori, superiori e dell’Università, provenienti da ventiquattro nazioni di quattro dei cinque continenti (il gruppo italiano era il più folto), della sola Catania c’erano 27 ragazzi, provenienti degli istituti che hanno aderito al progetto, “Spedalieri”, “Vaccarini”, “Cutelli” e “Galilei”.

Il CWMUN 2013, il progetto Change The World Model United Nations, è organizzato dall’Associazione Italiana Diplomatici, l’ente di formazione catanese, con il sostegno della Rappresentanza Italiana Permanente all’Onu, guidata dall’Ambasciatore Cesare Maria Ragaglini. L’evento si è svolto, anche quest’anno, la prima fase a Roma, dall’8 al 9 marzo, e la seconda nella sede dell’ONU, a New York, dal 10 al 17 marzo. I partecipanti al progetto hanno “simulato” le varie attività diplomatiche e politiche dell’ONU, con una vera e propria sessione plenaria, con tanto di Assemblea Generale, direttamente, nella grande sala del Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite di New York. Il progetto, infatti, prevede che ogni giovani partecipante, a sorteggio, rappresenti una delle 193 nazioni presenti all’ONU, e, con tutti i diritti degli Stati membri, deve partecipare, intervenire, ricercare le alleanze e le strategie per trovare la soluzioni più adeguate al “topic”, all’argomento che viene proposto all’inizio della discussione. Durante la prima fase del progetto, tenutasi a Roma, il “topic” della discussione è stato: “Diritto all’acqua per i bambini”.

E la nostra Sara Musarra, che aveva la “placard”, la rappresentanza degli Usa, dopo aver presentato una “piattaforma programmatica” per la soluzione del problema, è riuscita a coinvolgere e ad ottenere l’appoggio dei “rappresentanti” del Giappone e del Singapore. A New York, invece, il “topic” è stato: “Risolvere in modo pratico, malasanità, inquinamento ambientale e acqua sporca”. E questa volta, Sara Musarra, che “rappresentava” la Germania, ha presentato una risoluzione, dal titolo “Solidarietà e cooperazione”, che mirava a creare con una strategia vincente, un vero “patto” di collaborazione, “tecnologia in cambio di alleanza”, a cui hanno aderito la Gran Bretagna, la Danimarca e il Ruanda, e con l’appoggio di ben altri 10 Paesi sponsor, il 10 % dell’intera platea assembleare. Il progetto della giovane misterbianchese è stato accolto favorevolmente dall’Assemblea Generale dell’ONU con un lungo applauso, ed i proponenti sono stati considerati la “Best Delegation”, meritevoli di considerazione, con l’assegnazione del 1° Premio. Gli studenti premiati, Sara Musarra e Bianca Minin, dopo aver svolto la loro relazione, nella sala dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, hanno ricevuto il più alto riconoscimento del “Change The World Model United Nations 2013”. «Questo progetto mi ha dato molto – ha dichiarato Sara Musarra, vincitrice del CWMUN 2013 – e, soprattutto, mi ha aperto nuovi orizzonti, e mi ha fatto capire cosa voglio dalla vita».

L’associazione Diplomatici è una Scuola di formazione costituita da studenti, docenti universitari e delle scuole e da giovani professionisti. Sin dal 2000 cura e gestisce la partecipazione degli studenti italiani, di ogni ordine e grado, ai Model United Nations (MUN), la prestigiosa simulazione di processi multilaterali che riproducono il meccanismo e le dinamiche di funzionamento dei principali organi delle Nazioni Unite. È il primo ente italiano in assoluto ad aver preso parte ad un MUN. Nata a Catania, e affermatasi da prima come esperienza legata esclusivamente all’ateneo catanese, è oggi presente in tutto il territorio nazionale e, attraverso le sue sedi estere, Argentina, Brasile, Capo Verde, Portogallo, Spagna, e nella sede centrale operativa di New York city; gode del patrocinio di prestigiose istituzioni accademiche e scolastiche. Inoltre, l’associazione Diplomatici è l’unico ente europeo accreditato dalla United Nations Association of the United States of America (UNA USA) e dal National Collegiate Conference Association inc. (NCCA) per i progetti delle scuole di ogni ordine e grado e le università.

Il Change the World Model United Nations è nato dall’esigenza di porre al centro dell’esperienza legata ai Model United Nations, il modello formativo sul quale tali esperienze si sono fondate. Questo non trae forza esclusiva dai contenuti di studio proposti, quanto piuttosto dalla capacità di stimolare e di porre al centro dell’attività di lavoro le caratteristiche personali e relazionali dei singoli. La possibilità di confrontarsi con gli altri e quella di convincere i propri partners che la soluzione proposta è la migliore possibile anche per chi è portatori di interessi differenti, e unita ad una profonda conoscenza delle diversità culturali di cui ciascuno è espressione. Il rispetto di tali differenze, senza mai rinunciare alla critica costruttiva, la capacità di problem solving, la determinazione nel difendere le proprie posizioni senza mai precludersi al confronto con quelle altrui, sono elementi imprescindibili per ottenere un consenso diffuso e potere affermare l’esercizio di una leadership positiva. L’applicazione costante di tale modello, applicato in lingua inglese, e in un contesto internazionale, costituisce uno strumento irrinunciabile per un ingresso concreto nel mercato del lavoro globale.

«La nostra associazione – ha dichiarato il presidente, Claudio Corbino – si occupa di formazione d’alto livello e la possibilità di confrontarsi in un contesto così importante è per i nostri ragazzi sicuramente il modo migliore per crescere culturalmente e professionalmente. Il fatto di essere riusciti a far confluire mille studenti da tutto il Mondo a New York, e di avere permesso loro di confrontarsi nella sala dell’Assemblea Generale dell’Onu, è motivo di grande soddisfazione. La formazione all’estero non può essere pensata come fuga, ma deve essere vissuta come momento di crescita. Bisogna partire, ma anche ritornare portando con sé nuove idee».