La “Norma” di Vincenzo Bellini a scuola: un’esperienza di bellezza.

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Personale scolastico

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Chi fosse passato per caso il quattro marzo scorso nei pressi dell’Auditorium del Liceo Spedalieri si sarebbe soffermato sorpreso, raggiunto dalle celebratissime ed altrettanto amate note della “Norma” di Vincenzo Bellini.

Giovani voci intonavano, mirabilmente dirette, brani dell’opera come “Dell’aura tua profetica” (Atto primo, scena prima), “Casta diva” (Atto primo, scena quarta),“Guerra, guerra! le galliche selve” (Atto secondo, scena settima).

Un vera ventata di fresca bellezza, una“boccata d’aria nell’intensa attività quotidiana di studio e di lavoro” – come ha sottolineato il Dirigente Scolastico dott.ssa Daniela Di Piazza nel suo saluto, dopo aver ricevuto l’omaggio del bis dell’inno guerriero di Oroveso e del coro.

Si è trattato del momento conclusivo di una lezione-concerto, articolata in tre incontri della durata di due ore ciascuno, dedicata alla conoscenza della figura e dell’opera di Vincenzo Bellini.

Le classi che hanno aderito all’iniziativa – secondo la programmazione dei rispettivi Consigli di Classe – hanno avuto modo di conoscere, anche attraverso la lettura di brani dell’epistolario di Bellini, aspetti peculiari del suo carattere e della sua formazione, il suo modo di comporre ma anche i rapporti con gli impresari, le rivalità, le gelosie e i gusti del pubblico dell’epoca; alla fine, essendosi esercitati nel canto, gli alunni hanno eseguito i brani, accompagnati da un quintetto d’archi di eccezione.

Un grazie sentito ai bravissimi Maestri del Teatro Massimo Bellini di Catania: Laura Farneti, Flauto; Valentina Caiolo, Violino; Roberta Bullace, Viola; Raffaella Suriano, Violoncello (ed efficacissima direttrice del coro); il Maestro Nicola Malagugini, Contrabasso, ha guidato gli alunni nelle lezioni di approfondimento sull’opera e sul genio di Bellini.

E complimenti ai ragazzi di I A, I B, IF, II B, II E, IV B, V A, V C che, attenti e stupiti forse anche dalla scoperta di personali capacità ancora inesplorate, si sono coinvolti con serietà in un percorso di conoscenza e di riappropriazione: forse nulla è così lontano talvolta come la ricchezza che abbiamo sotto i nostri occhi, il valore della nostra tradizione culturale di cui tanta parte è il patrimonio musicale.

I cittadini di domani hanno bisogno della sinergia tra scuola ed istituzioni culturali per fare, come in questa circostanza, esperienza di bellezza.

Prof.sse Gina Sciarrotta e Maria Grazia Marchisello